LO SCI A LASCIA O RADDOPPIA
In questo nostro slalom fra i microfoni e le telecamere ci concederemo ogni tanto qualche uscita di pista che per noi non significano la squalifica, ma semplicemente una digressione dall’agonismo (per meglio dire, dalle telecronache in senso stretto). Subito si presenta l’occasione per vedere, in Tv, gli effetti del dopo Cortina. Attraverso l’onda lunga cortinese, lo sci acquisisce ulteriore popolarità anche attraverso “Lascia o raddoppia”, la fortunata trasmissione presentata da Mike Bongiorno. Il concorrente Piero Tassone, 34 anni, ferroviario (con mansione di cantoniere ad Alassio, dove risiede), originario di Frabosa Sottana (Cuneo), partecipa al celeberrimo telequiz da giovedì 14 febbraio a giovedì 14 marzo 1957, presentandosi per la storia dello sci. I risultati saranno talmente importanti al punto che il programma cambierà radicalmente la vita di questo signore. Egli sapeva tutto degli sport invernali, ritagliava fogli di giornale e si annotava i risultati ed i nomi dei vincitori in un taccuino; in più era venuto in possesso di un libercolo scandinavo, comprato al Consolato norvegese, in quel di Milano.
IL BONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO

Tassone si presenta come terzo esordiente della serata. “Le stringo doppiamente la mano perché anch’io sono sciatore!!”, apre così il Mike nazionale, cerimoniere del rito settimanale che aveva animato, con il programma, l’idea di una nuova visione collettiva, nei bar, nei cinema, in casa di amici. Ma stavolta è il concorrente piemontese a risvegliare nel re dei telequiz la sua smisurata passione per la montagna e per lo sci: Mike (o meglio Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, classe 1924) ricordava sovente come avesse cominciato a sciare per l’Alfa di Torino a 16 anni scegliendo inizialmente lo sci di fondo. Con gli sci stretti rafforzò i suoi “garretti” per passare allo sci alpino. Sullo sfondo le montagne di Cervinia. Contemporaneamente l’atletica: “in tenera età”, un successo nel salto in alto ai campionati piemontesi con la misura di 1,60 ed alcuni approcci iniziali con il salto con l’asta (per cercare di arrivare alla misura di m.4,00), interrotti dalla scoppio della guerra. A New York, nei tempi del suo lavoro in radio negli States, si sobbarcava, ogni lunedì, trecento chilometri per andare a sciare nelle montagne del Nord. Lo troveremo, negli anni a venire, anche nelle classifiche dei campionati giornalisti, nazionali o internazionali. Nella scorsa puntata abbiamo ricordato che se non ci fosse stato proprio il fortunato telequiz, lo avremmo annoverato fra i cronisti televisivi di Cortina 1956. Ebbene, nella sua Cervinia, qualche settimana dopo i Giochi Olimpici fu apripista al Trofeo Furggen. La sua discesa fece più notizia che non la vittoria dell’austriaco Oberaigner. Andando a ritroso nel tempo, ricordiamo i suoi primi passi nel mondo del giornalismo, collaborando alla “Stampa”, firmandosi Michi Bongiorno, grazie ad un’occasione fornitagli dal capo dei servizi sportivi del quotidiano torinese, Luigi Cavallero. Trasferitosi in America dopo drammatiche vicende belliche, collabora con la “Voce dell’America” e con “Whom”, venendo poi chiamato da Vittorio Veltroni, come corrispondente Rai dagli Usa. Il presentatore italo-americano, ricordato per i suoi cimenti da radiocronista di boxe (La Motta vs. Mitri, Marciano vs. Louis) o di automobilismo (Cinquecento Miglia di Indianapolis), aveva seguito per la Rai, negli States, i mondiali di Aspen 1950, estremamente favorevoli a Zeno Colò, eponimo di quella rassegna. Anche per via di questi trascorsi sportivi Mike segue con estrema partecipazione questo concorrente frabosano dalle umili ma dignitose origini.
PRIMA PUNTATA (GIOVEDÌ 14 FEBBRAIO 1957)
Il gioco prevede, nella prima serata un fuoco di fila di domande per Tassone. La prima, per 2.500 Lire è piuttosto semplice: si chiede la specialità in cui Zeno Colò ha vinto l’oro ad Oslo 1952. Nella seconda domanda Mike Bongiorno vuole sapere quale fosse quella sciatrice (mostrata in una foto) alla quale il padre le aveva comperato nientemeno che una montagna: si trattava della Mead-Lawrence. Il concorrente aggiunge che la sciatrice in questione è l’unica ad aver vinto due medaglie d’oro olimpiche. La terza domanda riguarda Celina Seghi: a proposito dei 17 titoli italiani viene chiesto a Tassone di precisare in quale specialità la sciatrice toscana avesse vinto una sola volta. La risposta esatta è lo slalom gigante. Si passa allo sci nordico, a proposito di una domanda concernente lo svedese Karlsson, vincitore olimpico a Saint Moritz 1948. La domanda successiva riguarda il vincitore del campionato italiano dello slalom gigante maschile 1950: trattasi di Eugenio Monti, del quale viene ricordato il suo passaggio al Bob. Tra l’altro il rosso volante ha appena vinto un oro ed un argento ai mondiali di St. Moritz. Per 80.000 Lire il quesito riguarda il dislivello massimo consentito per una gara di fondo fino a 30 km: la risposta è 275 metri. Indi viene sottoposta al concorrente una diapositiva riguardante un campione da riconoscere, lo sciatore norvegese Eriksen, campione olimpico nel gigante a Oslo (come da filmato sottostante). Si ritorna al fondo con l’ottava ed ultima domanda, vale a dire la composizione della staffetta maschile 4×10 ai campionati italiani, nell’occasione in cui vinsero quattro frazionisti dallo stesso cognome: sicura la risposta del concorrente cuneese che chiude la puntata, nominando Aristide, Ottavio, Severino e Bruno Compagnoni.
SECONDA PUNTATA (GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO)
Nei classici convenevoli d’apertura, Mike chiede a Tassone se fosse andato a sciare in settimana, ma il ferroviere risponde semplicemente che non ne ha avuto il tempo, avendo già finito le ferie. Si passa al gioco in cabina. La domanda riguarda un norvegese (mostrato in diapositiva) che ha vinto gare maschili di fondo sia a Oslo 1952, sia a Cortina 1956: la risposta esatta è Brenden.
TERZA PUNTATA (GIOVEDÌ 28 FEBBRAIO)
Sono presenti due grandi campioni dello Sport. Il primo è nientedimeno che Zeno Colò, l’altro è Hans Nobl, campione austriaco degli anni trenta, denominato l’Arcangelo delle nevi. Con Mike Bongiorno, Nobl scherza a proposito di una caduta avvenuta un paio di giorni prima. “Ero sulla mia strada – confessa Nobl – ma il signor Mike….me l’ha tagliata!!” Dopodichè l’anziano campione consegna al presentatore un maglione dello “Sci Club Cittadino del Sestriere”. In seguito i due campioni scelgono la busta oggetto della domanda che potrebbe portare Tassone a quota 1.280.000 Lire. La domanda riguarda quali fossero i due risultati ex-aequo avvenuti nel corso dei campionati italiani di sci; la prima risposta riguarda una parità avvenuta nel salto speciale del 1937 (Lacedelli e Ramella Paia). In seguito il concorrente, bianco come un panno, dopo qualche tentennamento, indica esattamente Colò e Lacedelli per lo slalom speciale del 1947. Clamoroso quello che avvenne dietro le quinte. Davanti ai giornalisti il concorrente appare sfinito, è ancora pallidissimo, si passa le mani sugli occhi. Qualcuno cerca il medico di servizio ma costui è impegnato con una concorrente della trasmissione, Elda Novani, anche lei emozionatissima, in predicato di entrare in trasmissione. Fra i giornalisti che soccorrono il concorrente, Alfredo Pigna (nostra futura conoscenza): egli sta scrivendo il “Dietro le quinte” della trasmissione per il “Corriere d’informazione”: due giornalisti intervengono con dei fazzoletti bagnati per la fronte del Tassone, dandogli anche qualche schiaffetto rianimatorio sulle guance. Il concorrente si riprende. In effetti il motivo di tanta ansia era stato generato da un dubbio: l’anno della risposta: stava per dire 1949, ma poi giustamente individuò nel 1947 la stagione pertinente.
QUARTA PUNTATA (GIOVEDÌ 7 MARZO)
Il preambolo riguarda naturalmente il raddoppio. Per dare pathos Mike si preoccupa del concorrente, ricordando che il sig. Tassone, la precedente puntata, stava, a momenti, …per svenire. Ma Tassone è intenzionato a raddoppiare soprattutto per aiutare il nonno ultranovantenne ed i genitori anziani che si trovano in una sperduta borgata di montagna. Quale portafortuna un distintivo che gli ha regalato Nobl, la scorsa settimana. Bongiorno, con il senso dello spettacolo che gli abbiamo riconosciuto, afferma: ”Incredibile, amici ascoltatori, a Lascia o raddoppia molta gente mette a repentaglio cifre di questo genere che rappresentano il guadagno di qualche anno”.

La risposta di Tassone, con un filo di voce: “Rischio soltanto per metà, perché mi rimane la 600”. Si trattava di un’autovettura messa in palio nel quiz. Dopo l’apertura della busta, i telespettatori apprendono che la domanda riguarda il Kandahar; la risposta necessita di almeno quattro sciatori che si sono fregiati dell’ordine di diamanti del Kandahar; i 4 nomi proferiti dal concorrente sono Walter Prager, Jean Couttet, Marisette Agnel e dopo un sospiro preoccupato, Molterer. Mike, dopo essere stato in apprensione per il concorrente, tesse le sue lodi e gli consegna una fotografia con dedica della campionessa Carla Marchelli, ammonendo il concorrente a non farsi abbagliare dai cinque milioni in palio nella successiva, decisiva puntata. Da citare un gesto galante di Tassone che offre un mazzo di viole alla signorina Sandra Pioda, detta la “napoleonette” (per via della materia presentata, la vita di Napoleone) che stava partecipando anch’ella alla trasmissione. E la concorrente torinese affronta la quarta puntata, tenendo in mano i fiori che Tassone le aveva regalato.
QUINTA PUNTATA (GIOVEDÌ 14 MARZO)
Eccoci al redde rationem “La vedo dimagrito, signor Tassone!!”” esordisce Mike dopo la presentazione, ancora preoccupato per l’emotività del concorrente. Una frase che non ci stupisce affatto, un intercalare che ha fatto la fortuna non solo di Mike ma ….dei suoi imitatori. Stavolta il concorrente lascia in quanto non si sente in grado di mettere in pericolo la cifra già vinta di L.2.500.000. Mike Bongiorno precisa al concorrente che l’ex sciatore Leo Gasperl (amico fraterno del presentatore) lo attende per dargli delle lezioni di sci, mentre da Cervinia lo aspettano per offrirgli un impiego, affinché possa vivere una vita di montagna, sciando gratis. Tanta gloria per lui al Trofeo Furggen di Cervinia, tre settimane dopo, per via di una notorietà che non si è ancora sopita, al punto di essere festeggiato quasi più dell’austriaco Zimmermann che si aggiudica lo slalom gigante davanti a Burrini.
UN NUOVO MESTIERE, UNA NUOVA VITA

Tassone lavorerà a Cervinia per 30 anni come responsabile dell’attrezzatura sciistica dei clienti di un grande albergo, con un lavoro verosimilmente propiziatogli proprio da Mike. Egli ha continuato a frequentare Bongiorno, sciando con lui, oltre che con Renato Rascel e Vittorio Gassman, preparando gli sci alla regina d’Olanda, in definitiva, conoscendo tanta gente famosa, fra cui, ancora, Gianni Agnelli, Stavros Nyarkos, Aristotele Onassis, egualmente partecipando ad un fotoromanzo. Nel 1966, sempre a Cervinia, il matrimonio con Pierina. Nella sua vita lavorativa valdostana anche un negozio di articoli sportivi. Tutto era nato da quella partecipazione di un mese a “Lascia o raddoppia”. Vivrà poi ad Antey, dedicandosi all’intaglio del legno.
I FILM DI SANDRO GASTINELLI
Il regista cuneese Sandro Gastinelli realizzerà (con la consorte Marzia Pellegrino) un film di 55 minuti dal titolo ”Mari, monti e…gettoni d’oro”, che sarà trasmesso da Raitre nel 1999. L’opera ha ricevuto significativi riconoscimenti internazionali, quali il “Prix de la Commune d’Ormont-Dessus” e il “Prix du Public” al trentesimo “Festival International du Film Alpin” di Les Diablerets, il “Prix du Jeune Realisateur” al sedicesimo “Festival International du Film de Montagne et d’Aventure” di Autrans, il secondo premio “Plateau Rosa” all’Alp-Cervino Filmfestival 2000 di Cervinia. Questo film seguiva un’altra opera dello stesso Gastinelli dal titolo “Parla de Kye” che aveva ancora fra i protagonisti il Tassone, stavolta in veste agricola, nel nostalgico ricordo del rito della fienagione in Valle Maudagna.
LE RIEVOCAZIONI

Più recentemente l’8 marzo 2013 va in onda un servizio con intervista nella trasmissione Rai “Montagne”. Tassone tornerà in Tv, a 92 anni, nella trasmissione “Quasi quasi Rischiatutto” e poi racconterà ancora la sua storia in “Viaggio nel paese del Rischiatutto”, in onda il 22 ottobre 2016. Ancora nel 2018 in occasione delle Olimpiadi di Pyeonchang, Tassone mette a disposizione il suo scibile invernale per Campioni.cn e per Torinooggi.it, ripercorrendo la storia dell’Olimpiade bianca. Più recentemente nel 2020, a Febbraio, a 96 anni, è protagonista di una serata rievocativa presso la Sala Biblioteca di Antey Saint Andrè.
ALTRI CONCORRENTI SULLO SCI
Ci sono stati altri partecipanti ai Giochi di Mike, ferrati nella materia dello sci alpino. Nel 1972, in una puntata del “Rischiatutto”, appena qualche settimana dopo i Giochi Olimpici di Sapporo, si ricorda un giovane bellunese, Alessandro Leo, che si presentò sulla storia dello sci dal 1946 nella puntata in cui prende avvio il percorso vincente una delle migliori campionesse del gioco, la “fatina” Marilena Buttafarro.
A cavallo fra 1980 e 1981, lo sci tornerà alla ribalta nei quiz di Mike con un supercampionissimo, Gino Tessari, dalla folta barba, agente immobiliare, ex istruttore di roccia e di sci. Siamo ancora in Rai, il programma è Flash. Il campione, residente a Livigno, stupisce per la sua enorme cultura, aggiudicandosi 86 milioni di Lire. Egli ha per materia la storia della Coppa del Mondo di sci e nella puntata del’8 gennaio 1981, in suo onore, è presente Gustavo Thoeni, accompagnato dalla moglie Ingrid. Nella finalissima di fine Flash Gino Tessari sarà secondo, rimanendo comunque il concorrente con le vincite superiori nell’ultimo gioco Rai di Mike.
IL RISCHIANEVE
Ai tempi di “Lascia o raddoppia”, Mike, nonostante avesse raggiunto un primo grandissimo apice di popolarità, soffriva di una certa amarezza, perché a volte subiva critiche gratuite, spropositate, a volte scritte da giornalisti che non erano ancora abituati ad un mezzo altisonante di comunicazione di massa, quale la giovane televisione. Proprio la neve di Cervinia, lo sci (nel week-end) contribuiva a rasserenarlo. Nel 1975 per la rivista Sciare curerà una rubrica dal titolo “Rischianeve”, con evidente riferimento al “Rischiatutto”. Consisteva in un gioco per i lettori con domande e soluzioni capovolte. Non si assegnavano gettoni d’oro ma stellette che rappresentavano la difficoltà delle domande, dieci in tutto. In pratica ogni lettore poteva misurare la sua conoscenza dello sci, rischiando al massimo proprio quella. La prima puntata del “Rischianeve” vede una presentazione di Massimo Di Marco “….Se ci fossero due Bongiorno, uno sarebbe certamente il telecronista dello sci….” Nella prima domanda assoluta (una stelletta sola) è chiesto in quale vallata sono stati ospitati i mondiali di sci 1970.
Come i…. campioni, Mike in varie riprese si è infortunato per capitomboli più o meno seri, fratturandosi caviglia, malleolo, ginocchia, gomito, femore. In un caso dovette rinunciare ad un mondiale per giornalisti in Cecoslovacchia. Una ferita al naso piuttosto vistosa in un incidente sciatorio a Cervinia del 1961 lo costrinse a dover presentare una puntata di “Campanile Sera” con un cerotto al naso.
Tralasciando le disavventure in mare, ricorderete certamente una pubblicità, sulle note di “Un sospero” dei Daniel Sentacruz Ensemble, per portare una grappa “…sempre più in alto!!!”, sulle vette innevate, come quella volta in cui rimase bloccato per almeno 120 minuti, sul Cervino, per via di una bufera, tornando in elicottero aggrappato ad un cavo sospeso nel vuoto. Per una volta, librato nel cielo verso la salvezza da una situazione da incubo, non fu Mike Bongiorno, ma… Arcangelo Bongiorno (nel ricordo del suo trottatore di un ventennio precedente). Un’esperienza vissuta nel 1976, che non lo fermò nella sua ascesa per raggiungere in elicottero le vette del Monte Rosa (1979) e del Monte Bianco (1980) sempre per reclamizzare quella famosa acquavite di vinaccia. Fra i tanti, anche uno spot che lo immortala sugli sci a passo alternato nel centro di Stoccolma nel marzo 1978. CONCLUDENDO…(verbo che ci sta proprio bene ricordando come Mike concludeva il suo spot), vorremmo tornare a “Lascia o raddoppia”; v’era stato un anno (1956) in cui il lunedì andava in scena, anche la trasmissione “Enciclopedia di lascia o raddoppia”; una vera e propria coda di approfondimento alla trasmissione della settimana prima. Orbene, sapete chi fu tra i presentatori di quelle puntate? Una nostra futura conoscenza dello sci al microfono, …Guido Oddo!!
— LUCIO CELLETTI
I filmati che seguono sono relativi a protagonisti che furono oggetto di domande a Lascia o Raddoppia per il concorrente Piero Fassone nella prima puntata. Possiamo assistere ad un successo in slalom per la statunitense Mead Lawrence alle Olimpiadi di Oslo 1952 (si vede anche la prova di Celina Seghi, quarta) ed alla vittoria dello svedese Karlsson ai Giochi Olimpici di St.Moritz 1948, nella 50 km.
FONTI ESSENZIALI (…oltre la memoria)
Corriere d’informazione – La Stampa
Per il supporto tecnico e grafico: Monica Celletti
Un sincero ringraziamento a tutti gli amici ed i seguaci di Facebook che hanno punteggiato il loro gradimento del primo capitolo con una condivisione, un commento o una “piacenza”.
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