Slalom fra le memorie dello sci in tv – 1956-2001

Bruno Gattai due: i suoi anni a Mediaset

1997/98: PARTE UNA NUOVA AVVENTURA

I successi di Tomba e della Compagnoni avevano convinto i responsabili delle acquisizioni delle reti berlusconiane a voler accaparrarsi i diritti della Coppa del Mondo di Sci, coronando un’acquisizione a cui già puntavano da alcuni anni, anche frazionando i diritti tv, come avvenuto per la F1. Con questa novità epocale parte la stagione 1997/98, dopo anni sistematici di Rai e Tmc.

Per lo spettatore meno costante, l’effettiva necessità di doversi rifornire di una guida Tv, in quanto Mediaset non può gestire le telecronache di tutte le gare di Coppa del Mondo, ma solo quelle in possesso della Società Halva Management. Per le prove che si svolgono in Austria, Svizzera, Germania oltre a qualche prova in Italia, le gare verranno ancora trasmesse da Rai e Telemontecarlo. Va detto che in quel periodo stanno prendendo piena forza le Tv satellitari, Eurosport e il binomio tedesco alternato delle tv tedesche publiche Ard/Zdf che trasmettono egualmente in chiaro ed in analogico. Ad Eurosport è consentito il commento italiano solo per le gare non trasmesse da Mediaset. Ma è anche la stagione delle Olimpiadi di Nagano, i cui diritti sono della Rai, di Eurosport, di Ard/Zdf. Nel periodo delle Olimpiadi invernali (e fino a giugno 1998) fa parte dell’etere italiano, in un periodo limitato di tempo, anche Tv Capitol (che in realtà ripeteva la programmazione della tv ticinese Svizzera 2, mischiata ad ampie zone di pubblicità locale, mandata a caso).

Dicevamo però di Mediaset: Italia 1 avvia i programmi di sci in un venerdì autunnale, il 24 ottobre 1997 a Tignes con Bruno Gattai, fortemente atteso dopo il cambio di casacca. Del grande avvocato milanese abbiamo evocato i suoi anni presso Telemontecarlo nel tredicesimo capitolo. Ora la ritroviamo ad Italia 1. Per prima cosa, da parte di Gattai, un doveroso saluto ai vecchi compagni di Tmc. Poi la doppia gara; un parallelo maschile e femminile, per un ritorno della specialità in Coppa del Mondo non più come passerella conclusiva ma come gara vera e propria con punti in classifica. Primi vincitori delle nuova era “Gattai II”, Leila Piccard e Josef Strobl.

QUATTRO SIGILLI DELLA COMPAGNONI ED UNO DI GHEDINA

Si può dire che in ambito Mediaset è partito un ambizioso progetto con due telecamere supplementari, una alla partenza, una al traguardo: generalmente dal cancelletto di partenza interviene Guido Meda e dal parterre Stefano Vegliani. Va ricordato inoltre che della stessa squadra farà parte, per due stagioni, anche Matteo Pacor, egualmente proveniente da Telemontecarlo, fondamentale per il lavoro di Gattai, specie nelle telecronache in cui l’avvocato, per motivi legati alla sua professione primaria, arrivava sul posto di gara, quasi all’ultimo momento.

Al sabato (25 ottobre) il primo successo italiano con Deborah Compagnoni: è la quinta vittoria consecutiva di otto successi da parte della valtellinese, sciatrice di “altra categoria” come sottolinea nella sua telecronaca Bruno Gattai, ripetendo quanto detto sugli schermi di Tmc ai mondiali del Sestriere “…..sembra di vedere sciare un uomo!!”  Ancora Deborah a Park City “…vince passeggiando….distacchi di una gara ciclistica….”

L’unica vittoria maschile commentata da Gattai è la discesa di Vail dove Kristian Ghedina, fa valere “….le sue doti di scorrevolone…..”, in una gara meteorologicamente tormentata che prevede perfino un cambio di rete (da Italia 1 a Retequattro).

E’ la grande annata di Hermann Maier, “…la stessa sciata di Von Grunigen con il doppio della potenza….” . Queste sono alcune frasi di Gattai nel corso del gigante di Val d’Isere “….a questo punto devono sparargli per batterlo….” Non servirà arrivare a tanto, semplicemente Hermann Maier si toglie gli sci in zona non consentita e questo gli costa una clamorosa e forse ingiusta squalifica. Dalle successive gare la linea rossa prima della quale non ci si può liberare degli sci sarà avvicinata alla linea effettiva del traguardo, azzerando qualsiasi tipo di possibile squalifica. Ce lo farà notare proprio Gattai.

Ritorna al successo la Compagnoni, in un gigante prenatalizio in Val d’Isere, dopo un quarto posto nella prima manche “…le altre per batterla dovranno andar forte….ma non ha fatto una manche leggendaria….”. Escono però la Ertl e la Seizinger; la Compagnoni si aggiudica la gara.

L’assurda gara di Kranjska Gora in una pista estremamente rovinata….“guarda tu se devo seguire il miglior sciatore del mondo sciare così”…mentre scende il compianto Jagge, retrocedendo dal primo al ventiquattresimo posto finale.

La quarta vittoria di Deborah Compagnoni arriva a Bormio, “Nelle prime porte ha dato alla Ertl mezzo secondo,…..ogni tanto ha questa tendenza a saltare un po’ in uscita di curva…nettamente prima, una campionessa unica”  Ottavo successo consecutivo in Coppa della valtellinese, stavolta in casa. Sarà però l’ultimo successo assoluto di Deborah in Coppa del Mondo. Va rapidamente detto (ci torneremo nella prossima puntata) che in qualche raro caso di concomitanza (soprattutto in Nordamerica), Guido Meda si occupa di condurre la cronaca delle prove femminili.

PROSEGUE E FINISCE IL 1997/98

Per effetto del calendario la parte più importante delle gare di Coppa del Mondo nel commento Mediaset si è svolta tra la fine del 1997 e l’inizio del 1998. Il mese di gennaio è caratterizzato, per Mediaset, dal lungo week end di Cortina con affermazione di Isolde Kostner (commentata da Gattai con Barbara Merlin al fianco). Dopo Nagano si arriva presto alle finali di Crans Montana (non nella cerchia Mediaset). Le ultime gare sono quelle di Are in campo femminile, di Yong Pyong (telecronache notturne dalla Corea del Sud) e Kvitfjell, con secondo posto di Werner Perathoner in discesa, in testa all’ultimo intermedio. Così Gattai:  “…macchè!! per undici centesimi non ce la fa, (Werner) ancora una volta è secondo su questa pista”

Reminiscenza giovanile

1998/99: GATTAI, AL SOLITO, TRASCINA GLI AZZURRI

E’ la stagione in cui Deborah Compagnoni non riesce a ripetersi sugli stessi livelli delle annate precedenti: in Val d’Isere, Gattai sostiene “Non è ancora la Deborissima, ma poco ci siamo, quando sarà al massimo per Sandra Meissinitzer (la vincitrice) sarà proprio dura”.  Con Vegliani al parterre, Gattai passa dallo sci femminile al maschile: sempre in Val d’Isere, egli torna a spingere con la solita ispirazione gli azzurri Luca Cattaneo che si piazza secondo in libera dietro Lasse Kjus (…il secondo posto non glielo toglie nessuno se non sparandogli…” ed Erik Seletto, terzo (“…porca miseria, non è stato deciso alla compressione”). Poi ovviamente il giudizio su Hermann Maier vincitore in superg (…uno spettacolo mica da ridere, guardate in quei dossi come lui riesce a non perdere il contatto con il terreno, è una roba micidiale). Arriva una vittoria azzurra con Ghedina, in Val Gardena con la formazione tipo: Gattai al commento, Vegliani al traguardo, Meda in zona alta.  “…Avanti, avanti, Kristian, non è stato impeccabile nelle ultime curve al Ciaslat, spero tanto di sbagliarmi…per  0.14!!!, Kristian è rimasto davanti…”. Arriva poi un secondo posto di Holzer in Val Badia  “…molto bello, molto bello, nooo!!, si è salvato ma sicuramente lì ha perso… che rischio micidiale”. Per lo stesso Holzer la grande vittoria a Kranjska Gora in gigante, non prima di una reprimenda a Giorgio Rocca: “nooo, ha inforcato alla prima porta!! pazzesco, pazzesco!!”.  E poi Holzer “sta sciando alla grandissima, non alla grande, voglio vedere chi lo batte…bene, bene, bene, bene, bene, molto bene!!!, adesso son problemi di chi è in partenza!!” Vari atleti scendono e Patrick sale inesorabilmente in graduatoria. Resta ancora il solo Chistian Mayer. L’altoatesino è inquadrato per tutta la durata della gara dalla telecamera dedicata di Mediaset. “Diventerei matto (dovesse vincere) Holzer”, prosegue Gattai. E così avviene. “…Ci voleva un italiano per battere gli austriaci…”, prima di sentire le impressioni del vincitore, tornato al microfono di Vegliani.

LA TOMBAMANIA

Alla Rai restano poche gare ma il richiamo di Alberto Tomba è assai notevole. Basta uno slalom (gigante) del  centenario in tre manche su Rai2 per totalizzare oltre tremilaottocentospettatori, per la soddisfazione del direttore di Raisport, Giovanni Bruno. Dati che confermano una tombamania ancora non assopita. La differenza con la vittoria di Ghedina in Val Gardena (accentuata evidentemente dal diverso orario) potrebbe essere significativa; dalla Gazzetta dello Sport del 2 gennaio 1999: 3.831.000 spettatori per una kermesse di fine anno, 1.865.000 per una gara di Coppa del Mondo. Se ci legge Simone Salvador di Sportinmedia certamente penserà ai suoi ragionamenti sul “tombismo” e sugli effetti sugli ascolti dovuti alla sua presenza o meno.

SECONDA PARTE DI STAGIONE

Per Mediaset (come noto non in possesso dei diritti delle gare in Austria, Svizzera e Germania), il mese di gennaio ha per clou le gare femminili di Cortina dove Isolde Kostner è seconda in libera dietro alla francese Cavagnoud (….recupera tanto, peccato!!, ha perso in alto, sotto è stata straordinaria!!). Sicuramente un risultato da incorniciare, visto che ad inizio 1999 si parlava di crisi con tanto di caduta a pelle di leone di Isi in un gigante a Maribor.  E’ comunque una stagione al femminile meno felice delle precedenti.  Dopo i mondiali di Vail (gestione di…altre parrocchie), l’annata esaurisce anche i capitoli sussidiari. Questa volta Mediaset può seguire (contrariamente al marzo 1998) anche le finali di Coppa in Spagna, a Sierra Nevada. Si respira un’aria da giorni di Tomba, nello slalom, allorché Giorgio Rocca conduce dopo la prima manche, ma l’esito della prova non sarà felice per via di un’uscita a pochi paletti dal termine “nooo, noo, no, è finito fuori, imbufalito, s’infila nelle reti, dà una bastonata contro le reti”. L’ultima Deborah Compagnoni (che ha appena annunciato il ritiro) viene seguita da Gattai con il senso della gratitudine “..:Sempre serena, con il sorriso, con i toni giusti, il risultato sportivo oggi ha un’importanza relativa”.

1999/00: VERSO IL DUEMILA

Eccoci ad una nuova stagione; Isolde Kostner, trionfa su Retequattro a Lake Louise con il commento di Bruno Gattai “…con  il ritiro di Alberto Tomba e di Deborah Compagnoni, i suiveurs avevano cominciato a tracciare troppo presto giudizi negativi sullo stato di salute degli altri azzurri…”, plaudendo al ritorno di fiamma dei giovani azzurri (un secondo posto della Putzer a Copper Mountain ed un terzo posto di Matteo Nana a Beaver Creek). A Lake Louise (discesa) sorprendente “sconfitta” di Hermann Maier “…Che passaggio mitico…assolutamente inumano….buonanotte ai suonatori…finiti i gelati….”. Tuttavia vince, quasi inaspettamente, Hannes Trinkl “..non l’avrei proprio detto….” . In Val d’Isere (superg) nuova vittoria di Isi Kostner “molto bene, …la chiave di tutto è questa banale parte finale sulla quale Isolde Kostner è in grado di far valere la sua fantastica sensibilità…” L’ultima vittoria italiana prima di scavalcare il millennio arriva da Kristian Ghedina in Val Gardena (a dieci anni esatti dal suo primo podio conquistato in Coppa del Mondo, sempre sulla Sasslong) “…assolutamente strepitoso nella prima parte….”.

DENTRO IL DUEMILA: LE ULTIME VITTORIE DI… GATTAI

La prima vittoria azzurra degli anni duemila è di Angelino Weiss “…sembra proprio che sia stata una gran bella manche!!” Le discese si susseguono e Weiss è ancora in testa prima dell’ultimo concorrente, il norvegese Aamodt. Gattai lascia il microfono a Vegliani che intanto ha per ospite proprio Weiss per afferrare sensazioni ed euforie. E dopo la gara “E’dietroooo, e’ dietrooo, ha vinto Weiss”, con linea che torna subito a Vegliani,

Va sottolineato che quest’anno Mediaset può proporre anche le prove tedesche: così ad esempio il gigante di Todtnau, dove Hermann Maier vince “…sciando malissimo”. L’ultima vittoria femminile della sua carriera di telecronista arriva da Isolde Kostner a Santa Caterina Valfurva, in libera, nonostante un costante scetticismo corretto dal risultato “…. Quasi impossibile recuperare, non sembra una grande gara per Isolde Kostner…………ohilà, bravissima, ha recuperato un sacco!!!, francamente non avrei scommesso una lira ma sono felicissimo di essermi sbagliato”. Ultima vittoria maschile con Kristian Ghedina in superg a Kvitfjell (…è buono ancora, questa è la curva decisiiiiiva, ….battere  Hermann Maier sarebbe un miracolo ma un secondo posto sembra assolutamente alla portata di Kristian…..e alloraaaa vince Kristian Ghedina, riesce a battere Hermann Maier, sul suo terreno preferito, incredibile, son troppo contento”…..

INASPETTATAMENTE TOMBA

Ultime telecronache per Gattai domenica 19 marzo 2000, finali di Bormio. Nella prova di slalom maschile, dopo le discese ufficiali di tutti i concorrenti,  Gattai segue un’esibizione di Alberto Tomba. La Fis impedisce però ad Alberto di coprire il percorso ufficiale (….”la Fis certe volte fa delle cose che non stanno né in cielo, ne’ in terra!!). Coincidenza del destino, come l’ultimo sciatore maschile da lui commentato (seppur fuori gara) sia stato il fuoriclasse di undici stagioni,  colui che quasi sempre  aveva accompagnato con le sue vittorie, facendogli perfino da paciere con il fotografo Martinuzzi in occasione di un gesto sbagliato del nostro campione, qualche anno prima. Vince invece quella gara Furuseth, il norvegese del quale Bruno Gattai, da sempre, ne decantava le notevoli doti sciistiche, in particolare l’indipendenza di gambe.

LA BRUSCA INTERRUZIONE NELL’ULTIMA TELECRONACA DI BRUNO

Un’ora dopo, nell’ultima telecronaca della Coppa del Mondo del 2000, a poche concorrenti dalla fine, lo slalom femminile su Italia1 viene interrotto bruscamente. Gattai si congeda dicendo qualcosa come “….Mi chiedono di dare la linea a Guida al Campionato, devo adeguarmi”….omettendo qualche bah! o qualche mah! chiaramente sottointesi nel tono della voce, considerando che c’era Elisabetta Biavaschi, avanti a tutte.  Roba da ….Paramatti, aggiungiamo noi!!

Ovviamente non sappiamo ancora che nel 2000/01, Gattai non sarà più al microfono; in realtà le telecronache erano per lui un divertimento, un hobby, un mestiere fatto per passione; la sua vera attività è quella di avvocato, nel ramo delle acquisizioni delle società e del capital market. Ingiusto (per lui e per noi) che abbia concluso la sua carriera al microfono con un’incompiuta. Lo risentiremo in voce nel 2006 al telefono di Dario Puppo per Eurosport mentre è in corso la seconda manche dello slalom maschile olimpico al Sestriere.

LUCIO CELLETTI

supporto tecnico e grafico di Monica Celletti

GRAZIE DELL’ATTENZIONE

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